La migrazione è una questione complessa che richiede una risposta europea comune. Occorre tenere conto della sicurezza delle persone che cercano protezione internazionale o una vita migliore, così come delle preoccupazioni dei paesi che temono che le pressioni migratorie superino le loro capacità.
Per fornire questa risposta europea comune la Commissione europea ha proposto il patto sulla migrazione e l'asilo, un quadro dell'UE per la gestione a lungo termine della migrazione. Il sistema, su cui il Parlamento europeo ha votato nell'aprile 2024, è concepito per sostenere gli Stati membri che devono far fronte a importanti pressioni migratorie e che proteggono le nostre frontiere esterne, fornendo nel contempo certezza e chiarezza alle persone che arrivano nell'UE. Consente inoltre agli europei di confidare nel fatto che la migrazione sia gestita in modo efficace e umano, pienamente in linea con i nostri valori e con il diritto internazionale.
Creare fiducia
Sulla base di un approccio olistico, il patto rappresenta un nuovo inizio in materia di migrazione, al fine di creare fiducia attraverso procedure più efficaci e trovare un nuovo equilibrio tra responsabilità collettiva e solidarietà.
Introdurre nuove procedure di controllo alle frontiere, migliorare i sistemi informatici e adeguare le norme per le domande di asilo
Riformare il codice frontiere Schengen e introdurre una nuova strategia sul futuro di Schengen
Migliorare le procedure di ricollocazione per i gruppi vulnerabili e le persone soccorse in mare
Attrarre talenti e sostenere l'integrazione nelle comunità locali
Sostenere gli altri paesi che ospitano rifugiati e contrastare il traffico di migranti
Garantire una reazione comune e rapida alla crisi migratoria
Responsabilità chiare
Procedure più efficienti garantiranno responsabilità più chiare, contribuendo a ripristinare la fiducia tra gli Stati membri e fornendo nel contempo chiarezza ai richiedenti. Le norme miglioreranno il legame tra i processi chiave, in particolare l'asilo e il rimpatrio.
- identificazione
- controlli sanitari
- controlli di sicurezza
- rilevamento delle impronte digitali e registrazione nella banca dati Eurodac
- se del caso, seguiti da una rapida procedura di rimpatrio, per accelerare il processo decisionale e rendere più efficienti le procedure di asilo
- migliorare la banca dati Eurodac, contribuendo alla lotta contro la migrazione irregolare
- concentrarsi sui richiedenti piuttosto che sulla domanda per determinare la competenza per le domande di asilo
- scoraggiare i movimenti non autorizzati verso altri Stati membri
- facilitare la ricollocazione e migliorare il monitoraggio dei rimpatriati
- monitorare il sostegno alla partenza volontaria e al reinserimento
- Meccanismo di monitoraggio indipendente per garantire il rispetto dei diritti fondamentali, sostenuto dall'Agenzia per i diritti fondamentali, da Frontex e dalla nuova agenzia dell'UE per l'asilo
- Valutazione individuale delle domande di asilo e garanzie essenziali per proteggere l'accesso effettivo all'asilo, il diritto alla libertà, i diritti dei minori e il diritto a un ricorso effettivo
Solidarietà
Flessibilità nel consentire agli Stati membri di dimostrare solidarietà agli altri Stati membri che devono far fronte a pressioni migratorie:
- ricollocazione delle persone arrivate di recente
- sostegno operativo immediato
- sostegno a più lungo termine per lo sviluppo di capacità in materia di procedure di asilo
- accoglienza di nuovi arrivati o operazioni di rimpatrio
- assistenza per rispondere a tendenze migratorie specifiche che interessano gli Stati membri attraverso la cooperazione con paesi terzi
Risposte di solidarietà su misura per scenari specifici:
- ricollocazione delle persone che potrebbero aver bisogno di protezione
- individuazione precoce delle esigenze mediante una relazione di previsione annuale
- riserva di solidarietà di contributi nazionali, sulla base di impegni volontari
- meccanismo di correzione per garantire un sostegno efficace
- ricollocazione estesa ai rifugiati riconosciuti
- contributi basati sulla quota equa degli Stati membri
- meccanismo di correzione per garantire un sostegno efficace
- ricollocazione estesa alle persone sottoposte alla procedura di frontiera, alle persone in situazione irregolare e alle persone che necessitano di protezione immediata
- reazione più rapida a livello dell'UE grazie a una rapida decisione sul contributo
- un meccanismo di solidarietà incentrato sulla ricollocazione.
Un approccio inclusivo
- Intensi lavori preparatori dal dicembre 2019
- Due cicli completi di consultazioni con tutti gli Stati membri, il Parlamento europeo, i parlamenti nazionali, la società civile, le parti sociali e le imprese
- Un attento equilibrio che integri tutte le prospettive
- A settembre 2022 il Parlamento europeo e le cinque presidenze di turno del Consiglio hanno concordato una tabella di marcia comune per l'organizzazione, il coordinamento e l'attuazione del calendario dei negoziati sul patto
- A dicembre 2023 il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo politico su cinque elementi fondamentali del patto
- Ad aprile 2024 il Parlamento europeo ha adottato il patto.
Documenti
Documenti associati al pacchetto migrazione e asilo